L’armonia della quotidianità lavorativa è dettata anche dalla presenza di sistemi fissi automatici di rivelazione di incendio, con la funzione di rivelare automaticamente un principio di incendio e segnalarlo nel minor tempo possibile. I sistemi fissi di rivelazione manuale permettono invece una segnalazione nel caso l’incendio sia rilevato dall’uomo. In entrambi i casi, il segnale di allarme incendio è trasmesso e visualizzato in corrispondenza di una centrale di controllo e segnalazione, ed eventualmente trasmesso a una centrale di ricezione allarmi e intervento. Un segnale di allarme acustico e/o luminoso può essere necessario anche nell’ambiente interessato all’incendio e nell’evenienza in quelli circostanti, così da soddisfare gli obiettivi del sistema.
Per rivelatori di calore si intendono quei dispositivi che rispondono a un aumento della temperatura ambiente e sono di due tipi:
RIVELAZIONE OTTICA DI FIAMMA I rivelatori di fiamma rivelano le radiazioni emesse da un fuoco. Possono essere utilizzati rivelatori che rivelino radiazioni di tipo ultravioletto, infrarosso o di tipo combinato. Le fiamme si distinguono in calde (infrarossi) da quelle definite fredde (ultravioletti) e deve essere scelto il rivelatore con la lunghezza d’onda specifica per la tipologia di fiamma sviluppata. I rivelatori di fiamma, data la loro sensibilità alle radiazioni dei fuochi, non devono essere obbligatoriamente montati a soffitto. La visuale del rivelatore rispetto all’area o all’oggetto da proteggere deve essere totalmente sgombra.