Page 3 - Apparecchiature a schiuma - 22.02.21
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APPARECCHIATURE A SCHIUMA

       LIQUIDI SCHIUMOGENI ANTINCENDIO

                                                                                                    MADE IN ITALY

       MODALITÀ PER LA CORRETTA CONSERVAZIONE DEI LIQUIDI SCHIUMOGENI


























       I componenti attivi di qualsiasi liquido schiumogeno hanno una certa tendenza a subire nel tempo alcune modificazioni
       delle loro proprietà iniziali, dovute essenzialmente all’azione dell’aria. Ciò si verifica in misura tanto maggiore, quanto
       più è alta la temperatura.
       Qui di seguito vengono esposte le principali regole per la corretta conservazione del liquidi schiumogeni, onde ottenere
       la durata utile di 5 anni, che viene considerata la conservazione minima garantita per uno schiumogeno, prodotto
       secondo le attuali conoscenze tecniche.

                            1. CONSERVAZIONE IN CONTENITORI MOBILI (fusti, taniche, ecc.)

         a) evitare di lasciare aperti i recipienti oltre lo stretto necessario (tempo di prelievo) per prevenire ossidazione ed
                                                    evaporazione.

            b) se i contenitori sono in ferro è necessario tenerli al riparo dall’atmosfera salina e/o dall’azione congiunta
         dell’acqua piovana e di altri componenti aggressivi quali anidride solforosa e altri gas di natura acida. Qualora ciò
                non fosse possibile, l’ossidazione esterna può essere contenuta mediante adeguata verniciatura.

                      c) nel caso di contenitori di plastica, è bene evitare l’azione dei raggi ultravioletti sui
                      polimeri, provocata dalla diretta esposizione alla luce del sole, sebbene i contenitori
                          attualmente disponibili siano realizzati con polietilene contenente speciali
                                      componenti contro gli effetti dell’irraggiamento.


                                          2. CONSERVAZIONE IN SERBATOI

           a) Evitare che nei serbatoi vengano immesse sostanze inquinanti, acqua o liquidi schiumogeni incompatibili.

       b) Durante l’immissione di un nuovo schiumogeno o in occasione di travasi e/o ricicli, evitare l’eccessiva formazione
          di schiuma nel serbatoio perché questa schiuma, per successiva essiccazione, può dar luogo ad una graduale
                                              formazione di depositi solidi.

        c) Il livello del liquido schiumogeno nel serbatoio deve essere mantenuto alto ed è altresì bene limitare al massimo
        la circolazione dell’aria, per evitare gli effetti negativi dell’ossidazione e dell’evaporazione. Si tenga presente che le
       variazioni di temperatura esterna portano ad una dilatazione della massa liquida con relativa entrata ed uscita d’aria
        ad ogni oscillazione. L’entità della dilatazione è di poco inferiore ad un litro/metro cubo per ogni 10°C di escursione
          termica. Per ridurre al minimo o eliminare completamente il passaggio dell’aria, il sistema più efficace consiste
         nell’impiego di una chiusura idraulica barometrica oppure una valvola che consenta il passaggio dell’aria nei due
                                sensi soltanto con differenza di pressione di 1/10 – 1/20 atm.

           d) Funzionalità e sicurezza si realizzano mediante un efficace sistema di misura del contenuto dei serbatoi,
         predisponendo cioè un sistema di registrazione continua e/o un segnalatore che avverte quando il livello scende
                                        sotto il limite predeterminato di sicurezza.

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